Come fare a combattere l’emicrania
Da Redazione
Aprile 10, 2019
Molte persone soffrono di emicrania e vivono tale disturbo come limitante per il normale svolgimento dell’attività quotidiana. L’emicrania in realtà si può presentare sotto diverse forme, le quali variano anche come intensità del dolore, durata e frequenza degli attacchi.
I fattori scatenanti dell’emicrania possono essere legati ad altre patologie presenti nel paziente, come ad esempio la sinusite, oppure possono identificarsi in uno dei seguenti:
- Ambiente: i cambiamenti climatici che prevedono sbalzi di pressione, temperatura, umidità, variazioni atmosferiche brusche con esposizione al freddo oppure al caldo eccessivo;
- Mancanza di sonno: dovuta ad un cambiamento del ritmo sonno/veglia oppure una limitazione della durata del sonno stesso che va ad inficiarne anche la qualità;
- Stress: tutte le situazioni che creano stress emotivo sia in negativo ma anche in positivo, come un esame, una partenza, un conflitto familiare, problemi lavorativi, sentimentali, etc;
- Traumi fisici: legati a posture sbagliate della colonna vertebrale;
- Alimentazione: alcuni cibi possono creare intolleranza e generare gli attacchi di mal di testa, oppure l’astinenza totale da caffeina o l’abuso di alcol;
L’emicrania può presentarsi sotto due diverse forme: con aura e senza aura. L’emicrania con aura è caratterizzata da sintomi neurologici, ai quali si aggiungono il formicolio al braccio, alla mano, alterazioni visive, visione deformata degli oggetti intorno a sé. Tali alterazioni sono reversibili e durano dai 5 minuti ai 60 minuti. A seguito del momento dell’aura, si verifica l’attacco di mal di testa. In rari casi, tale tipo di emicrania genera anche disorientamento, confusione e mancanza di equilibrio.
Più frequente comunque è l’emicrania senza aura, la quale prevede la comparsa di un dolore persistente e pulsante da un solo lato della testa. L’intensità del disturbo può costringere il soggetto anche a stare a letto, impedendogli il normale svolgimento delle attività quotidiane. L’attacco è accompagnato anche da pallore, fastidio della luce, dei rumori, nausea, malumore, attacchi di fame. Tale tipologia di emicrania può durare da alcune ore a 2 o 3 giorni e si verifica con una certa regolarità.
Metodi per far passare l’emicrania
Per cercare di eliminare o almeno ridurre il disturbo dell’emicrania, nei casi meno gravi, è importante modificare il proprio stile di vita.
Soprattutto occorre avere una dieta sana ed equilibrata, la quale permetta di integrare l’organismo di tutte le sostanze necessarie e fondamentali, senza privazioni o eccessi, al fine di non affaticarlo. Inoltre, è opportuno dedicarsi ad una attività fisica, anche in questo caso però, senza esporsi a sforzi che possano risultare eccessivi per il corpo.
Oltre a questo, bisognerebbe limitare l’assunzione di alcol, di caffeina e di ciò che può suscitare dipendenza e aumento della tachicardia. Fondamentale poi è rispettare il ritmo del corpo, quindi seguendo un passaggio sonno/veglia che sia adeguato e non alterandolo continuamente, al fine di mantenere il corretto ritmo circadiano dell’organismo.
Nei casi in cui l’emicrania dovesse presentarsi in maniera grave invece è opportuno intraprendere una adeguata terapia farmacologica.
Molte persone tendono a sottovalutare il problema e a curarsi autonomamente, ma questo non fa che aggravare la situazione. Ricorrere ad un esperto è senza dubbio la soluzione da preferire.
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