Come si cura la parodontite: cause, sintomi e rimedi
Da Redazione
Novembre 21, 2024
La parodontite è una malattia dei tessuti di supporto del dente (gengiva e osso) che colpisce tantissime persone nel mondo, ma con le cure corrette e un approccio basato sulla prevenzione è possibile arrestare questa malattia cronica. La patologia di cui si sta parlando è una delle cause principali della perdita dei denti negli adulti. Può comunque essere evitata conoscendo alcune informazioni utili sul problema e tutte le strategie per una buona igiene orale. È importante sapere quali sono le cause, i sintomi e i rimedi per combattere la parodontite, in modo da mantenere un sorriso sempre sano ed evitare successive complicazioni.
Il trattamento della parodontite
I rimedi per la parodontite possono variare sulla base della gravità della malattia. Nei casi iniziali, un’accurata pulizia dentale professionale può bastare per eliminare il tartaro e la placca accumulati. Questo trattamento è un passo fondamentale per rimuovere i depositi batterici che causano l’infiammazione. Nei casi più avanzati, però, potrebbe essere necessario ricorrere a trattamenti più complessi, come la levigatura radicolare che ha l’obiettivo di rimuovere in profondità il tartaro e i batteri dalle radici dei denti, per rendere le superfici più lisce e meno adatte all’accumulo dei batteri.
In alcune situazioni, potrebbe essere richiesto un intervento chirurgico per ridurre le tasche parodontali, che altrimenti permetterebbero ai batteri di proliferare. La chirurgia può comprendere il rimodellamento delle gengive e dell’osso per ripristinare la salute e la stabilità del dente.
Nei casi più complessi, è possibile utilizzare terapie con antibiotici per controllare l’infezione batterica, che devono essere necessariamente consigliate dal medico. Non bisogna dimenticare che la costanza nell’igiene orale (ad esempio, lavare i denti più volte al giorno e utilizzare il filo interdentale) è essenziale per evitare ricadute e per mantenere le gengive in salute.
Quando la parodontite raggiunge uno stadio avanzato, può portare alla perdita di tessuto osseo attorno ai denti. Questo è uno degli aspetti più seri della malattia parodontale, perché la perdita di supporto osseo può compromettere la stabilità dei denti, portando alla loro perdita definitiva. In queste situazioni, è possibile ricorrere alla rigenerazione ossea parodontale, una procedura che stimola la crescita di nuovo tessuto per supportare i denti colpiti.
Per avere più informazioni sulle tempistiche per questo tipo di intervento, qui puoi farti un’idea dei tempi per la rigenerazione ossea parodontale. Ogni caso è unico e il processo può variare in base a diversi fattori, come l’età del paziente, la sua salute generale e la gravità della perdita ossea.
Le cause della parodontite
Ma quali sono le possibili cause della parodontite? Questa malattia inizia spesso come una gengivite non trattata. La placca batterica è la principale causa del problema: si tratta di una pellicola trasparente che si forma quotidianamente sui denti. Se non viene rimossa correttamente attraverso una buona igiene orale, questa placca si indurisce e si trasforma in tartaro, che si accumula e provoca infiammazione.
Questo processo irrita e infiamma le gengive, facendole ritirare e creando le cosiddette tasche parodontali, nelle quali i batteri continuano a proliferare. Alcuni fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la parodontite sono rappresentati dal fumo, dal diabete e da una dieta non corretta. Anche lo stress e alcuni farmaci possono contribuire ad un peggioramento della situazione.
I sintomi da riconoscere
I sintomi della parodontite sono spesso sottovalutati oppure a volte vengono confusi con una normale irritazione gengivale. Tra i segnali principali ci sono il sanguinamento delle gengive durante lo spazzolamento, il gonfiore, l’arrossamento e la sensibilità.
Le gengive possono apparire ritirate, esponendo una maggiore porzione del dente, e questo porta anche ad una maggiore sensibilità al caldo e al freddo. Nei casi più avanzati, si possono verificare la recessione gengivale e la mobilità dentale. Inoltre, non vanno ignorate la presenza di alito cattivo persistente, la comparsa di pus tra denti e gengive e una sensazione di fastidio o di dolore costanti.
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