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Come registrare un marchio? 5 cose che devi sapere

Da Redazione

Agosto 30, 2021

Come registrare un marchio? 5 cose che devi sapere

La registrazione di un marchio è una scelta che molte aziende e professionisti fanno per tutelare il segno distintivo (questo è il marchio) della propria attività o di un prodotto o servizio che intendono immettere sul mercato. Registrare un marchio significa sottoporre quel segno a un processo di tutela legale che consente al proprietario di vederne tutelato l’uso e l’esclusività. Per questo è importante sapere come fare per registrare un marchio, conoscendo qual è la procedura da seguire. Per non commettere errori in una disciplina sempre molto delicata e complessa per chi vi si approccia per la prima volta, abbiamo raccolto 5 punti chiave per procedere con la registrazione di un marchio.

5 punti chiave per registrare un marchio in Italia

Come anticipato e come suggerito da Stefano Carriero, avvocato specializzato in Marchi e Brevetti a Pescara, registrare un marchio è una scelta potenzialmente molto vantaggiosa, sia dal punto di vista legale che da quello economico e d’immagine, ma per usufruire di queste opportunità è necessario fare le dovute valutazioni. Per questo è sempre estremamente importante rivolgersi a consulenti e professionisti dedicati che sappiano consigliare, prima ancora che guidare nella procedura, su quando e come registrare il proprio marchio.

1-La verifica preliminare

Decidere di registrare un marchio non equivale a poterlo fare. questo perché il marchio per poter essere registrato deve avere precise caratteristiche, specialmente in termini di originalità e distintività. Non tutto può essere considerato un marchio e, ancora, l’idea che si ha avuto può essere stata già sfruttata da qualcun altro che ha provveduto preventivamente a registrare il proprio marchio. Per questo prima di procedere è utilissimo effettuare la cosiddetta ricerca di anteriorità (in Italia e in Europa in base a dove si vuole registrare il marchio) e capire se ci sono già marchi uguali o molto simili. Questa verifica aiuta a evitare di perdere tempo, soldi e a capire qual è il mercato nel quale ci si vuole inserire e decidere eventualmente di modificare il proprio marchio in modo da renderlo unico, distintivo e immediatamente riconoscibile.

2-Chi può presentare la domanda

A differenza di quanto si possa pensare, chiunque può presentare in Italia la domanda per registrare un marchio. Lo possono fare sia le persone fisiche che le persone giuridiche, le associazioni, gli enti, così come i minorenni e i soggetti stranieri (ma domiciliati in Unione Europea). La domanda può essere presentata dal titolare, dai più soggetti titolari o da un intermediario abilitato, ovvero i consulenti accreditati presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) e gli avvocati iscritti all’ordine.

3-La classe di appartenenza

Per compilare la domanda per ottenere la registrazione del marchio bisogna indicare diversi dati, tra cui la classe di appartenenza. Si tratta della suddivisione appartenente alla Classificazione di Nizza, ovvero la suddivisione in 45 differenti categorie, ciascuna delle quali comprende le tipologie di prodotti e servizi per i quali è possibile registrare i marchi. È fondamentale scegliere quelle più attinenti e indicarle nella domanda per registrare il marchio. La scelta delle classi incide anche sul costo delle tasse che si andranno a pagare.

4-La presentazione della domanda

Una volta in possesso di tutte le informazioni si può procedere alla compilazione del Modulo MA-RI, la vera e propria domanda per la registrazione del marchio. Il modulo è composto in sei diverse sezioni, relative ai dati identificativi (sezione 1), la classificazione (sezione 2), le priorità (sezione 3), i dati del richiedente (sezione 4), il domicilio elettivo (sezione 5) e gli allegati (sezione 6).

5-I costi da sostenere

Per presentare la domanda per la registrazione del marchio è necessario prevedere il pagamento di diverse tasse. Tra queste sono da considerare due marche da bollo da 16€ (0 42€ se il deposito è online), il bollettino da 43€ per la Camera di Commercio e, come anticipato, quelli relativi alle classi. Per il primo deposito bisogna considerare 101€ per la tassa di registrazione per una classe e 34€ per ciascuna delle altre aggiuntive. Sono da considerare anche 337€ per il primo deposito (che vale 10 anni) e gli eventuali costi relativi alla trascrizione degli atti dei marchi d’impresa.

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