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Come puoi aprirti nuovi mercati grazie alle certificazioni alimentari

Da Redazione

Luglio 13, 2021

Come puoi aprirti nuovi mercati grazie alle certificazioni alimentari

L’Italia eccelle nel settore alimentare: non a caso, i prodotti made in Italy sono particolarmente ambiti all’estero. Sei italiano, hai un’azienda agroalimentare e vuoi sapere come puoi aprirti nuovi mercati grazie alle certificazioni alimentari.

Vale la pena scoprirlo per internazionalizzare i tuoi mercati. Approfondiremo l’argomento delle certificazioni più utili con sistemieconsulenze.it, team di professionisti che opera nell’ambito della certificazione alimentare come realtà di consulenza, formazione ed auditing.

Pur essendo volontari, gli standard di certificazione alimentare sono molto richiesti dai mercati: rappresentano un prerequisito necessario per l’export ed entrare nelle catene di fornitura internazionali. Si tratta di norme che valutano la conformità ai requisiti di sicurezza, qualità e legalità alimentare indispensabili per armonizzare i requisiti che vengono applicati dai mercati internazionali a diverse legislazioni.

Questi standard prevedono anche l’adozione del cosiddetto ciclo di Deming, essenziale per il costante miglioramento delle performance aziendali, per i processi e la gestione del rischio.

Come aprirsi nuovi mercati con le certificazioni alimentari? Quali sono gli standard riconosciuti a livello internazionale?

Come puoi aprirti nuovi mercati con le certificazioni alimentari? Su quali standard puntare?

La certificazione ISO 22000 è la madre delle norme di certificazione alimentare: definisce i requisiti per un sistema di gestione che garantisca la sicurezza alimentare. Non è, però, riconosciuta dalla GFSI (Global Food Safety Initiative), dalla sua visione di “alimenti sicuri per i consumatori di tutto il mondo”.

Lo stesso vale per la certificazione ISO 22005 (sistema per la tracciabilità di filiera). anche questo standard non è riconosciuto dalla GFSI. Uno schema riconosciuto dalla GFSI attesta l’impegno di un fornitore nell’implementare pratiche alimentari sicure, costantemente verificate, monitorare e migliorate.

A questo punto, non resta che chiederci: quali sono le certificazioni alimentari riconosciute dalla GFSI? Sono gli standard FSSC 22000, BRC, IFS, SQF e Global Gap. Per ottenere queste certificazioni alimentari, è necessario rivolgersi a professionisti del settore, enti terzi accreditati.

Lo Standard di Certificazione FSSC 22000

Lo standard di certificazione alimentare internazionale FSSC 22000 (Food Safety System Certification Scheme) è una norma privata. Integra i requisiti della norma ISO 22000, ISO 22002 e determinati requisiti previsti dalla GFSI.

Serve a sviluppare il sistema di gestione legato alla sicurezza alimentare, armonizza requisiti e metodologie lungo l’intera filiera. Si rivolge a produttori alimentari, aziende di logistica, stoccaggio e brokeraggio intenzionati ad entrare nei mercati internazionali. Consente all’azienda di implementare un sistema di gestione che risponda al meglio alle richieste del settore alimentare mondiale garantendo costanti miglioramenti nel tempo.

FSSC 22000, da alcuni chiamato lo ‘schemone‘, è l’unico standard basato su un sistema di gestione per la sicurezza alimentare riconosciuto da GFSI.

Gli Standard di Certificazione BRC e IFS

Gli standard BRC e IFS, sviluppati rispettivamente dai consorzi privati del British Retailer Consortium e dall’IFS Management GmbH, sono richiesti ai produttori con catene di distribuzione al dettaglio in Europa e nel mondo. Prevedono la valutazione e gestione dei rischi, la lotta agli sprechi, l’efficienza di processi e risorse. Attestano un elevato livello di sicurezza alimentare, legalità e qualità dei prodotti.

Sono standard molto rigidi e completi. Seguono i principi guida di Haccp e Harpc secondo il Codex Alimentarius con norme che trattano conservazione, somministrazione, ecc. Certificano la corretta realizzazione di materiali per il packaging, della logistica in tutta la filiera produttiva, prestano particolare attenzione alle frodi alimentari. Rappresentano un vero e proprio marchio di qualità produttiva.

Le due certificazioni migliorano il business e la competitività e sono perfettamente integrabili tra loro.

Lo standard di Certificazione SQF

La certificazione privata SQF attesta il livello di sicurezza e qualità conformemente agli standard HACCP, ISO 9001, Codex Alimentarius e NACMCF.

Ne esistono due tipi:

  • SQF 1000 per produttori primari di alimenti o ingredienti nel rispetto dei principi di qualità, legalità, sicurezza e tracciabilità;
  • SQF 2000 per produttori, distributori e intermediari di alimenti e bevande.

Lo Standard di Certificazione Global Gap

Nato da Eurogap, lo standard di certificazione privato Global Gap definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità, sostenibilità ambientale e sociale.

Consente di sviluppare le buone pratiche nel comparto agricolo, negli allevamenti zootecnici e ittici per garantire prodotti sicuri, sicurezza dei lavoratori, responsabilità sociale ed etica. Si applica alle organizzazioni del settore primario ed è riconosciuto a livello mondiale.

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