Come pulire le tapparelle e ogni quanto tempo
Da Redazione
Aprile 22, 2025

Mantenere le tapparelle pulite e in buone condizioni non è solo una questione estetica, ma anche di igiene e funzionalità. Polvere, sporco e agenti atmosferici possono infatti danneggiare l’avvolgibile e ridurne l’efficienza, rendendo più complicate le operazioni di apertura e chiusura.
Una pulizia regolare e accurata permette di allungare la vita delle tapparelle e migliorare l’aspetto complessivo di finestre e balconi. Vediamo quindi come fare.
Come pulire le tapparelle esterne: gli step preliminari
Le tapparelle esterne sono particolarmente esposte a pioggia, umidità, smog e polvere. Prima di iniziare la pulizia, bisogna accertarsi del materiale con cui sono realizzate – PVC, alluminio o legno – e individuare gli strumenti più adatti per mettersi all’opera.
Se le tapparelle si affacciano direttamente su un balcone, è possibile abbassarle fino a chiuderle completamente e lavorare in sicurezza. In caso contrario, potrebbe essere necessario usare delle cautele in più, con l’utilizzo di una scala o attrezzature simili, o aprire il cassonetto, se raggiungibile dall’interno.
Per pulire bene le tapparelle, il primo passo consiste sempre nell’eliminare la polvere in superficie, usando un panno in microfibra, un aspirapolvere con beccuccio adeguato o una spazzola a setole morbide. Se la polvere è abbondante, è bene partire dall’alto per poi procedere con movimenti lineari verso il basso, in modo da rimuovere la maggior quantità di sporco possibile.
In seguito, si può preparare una soluzione di acqua tiepida e detergente neutro (o sapone di Marsiglia) da passare con una spugna. Al termine, risciacquare con acqua pulita e asciugare tamponando delicatamente per evitare aloni o residui di calcare.
Come pulire le tapparelle in base al materiale
Una volta completata la rimozione della polvere, occorre detergere in modo più approfondito le tapparelle, ma bisogna anche saper rispettare le caratteristiche di ciascun materiale.
Ad esempio, le tapparelle in PVC o plastica sono tra le più diffuse e semplici da pulire. Si può usare un mix di acqua tiepida e sapone di Marsiglia, aggiungendo qualche goccia di aceto bianco per combattere eventuali ingiallimenti o macchie più ostinate. La spazzola a vapore è particolarmente utile per sciogliere lo sporco incrostato, dopodiché basta passare un panno umido per rimuovere i residui.
Le tapparelle in alluminio, invece, sono più resistenti e leggere e tollerano bene anche detergenti leggermente sgrassanti. In presenza di macchie di grasso o incrostazioni, si può aggiungere un cucchiaino di bicarbonato nell’acqua tiepida. È bene evitare invece di usare spugne abrasive, che potrebbero graffiare la superficie metallica.
Infine, le tapparelle per le quali serve un’attenzione particolare sono quelle in legno. Questo materiale, infatti, teme l’eccesso d’acqua, quindi bisogna adottare un panno leggermente umido e detergenti dedicati, come soluzioni ammoniaca molto diluita o prodotti specifici per superfici lignee. Cosa importantissima, si deve ricordare di asciugare sempre con cura per impedire che l’umidità danneggi il materiale.
Come effettuare una pulizia efficace
Per ottenere un risultato ottimale, bisognerebbe ripetere almeno una volta a settimana la pulizia superficiale, ovvero la rimozione della polvere.
Una volta al mese, invece, si dovrebbe dedicare qualche minuto in più a un intervento approfondito, in particolare se si vive in città o in zone molto trafficate.
Non bisogna dimenticare, poi, di pulire anche le guide, le cinghie e l’interno del cassonetto: la polvere tende ad accumularsi proprio nei punti nascosti, compromettendo l’efficienza del sistema di avvolgimento.
Una regolare pulizia aiuterà anche a garantire una manutenzione efficace.
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