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Come aprire un’attività nel settore dell’hospitality business: i consigli di Lanfranco Pescante

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di Redazione

18/06/2025

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Nel mondo dell’hospitality, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra una semplice cena e un’esperienza indimenticabile, Lanfranco Pescante è riuscito a costruire un impero partendo dal basso, affidandosi solo alla propria visione, al coraggio e a un’idea precisa: ospitare non è solo offrire un servizio, ma creare un legame. La sua storia imprenditoriale è un punto di riferimento per chi sogna di entrare in questo settore, e i suoi consigli sono ideali per chi vuole costruire un’attività solida e duratura nell’ambito dell’hospitality.

1. Il lavoro e l’esperienza: partire da zero è un valore

Lanfranco ha lasciato l’Italia a quindici anni per approdare negli Stati Uniti, con solo la voglia di lavorare, imparare e crescere. Inizia come lavapiatti, poi passa a pulire tavoli, diventa runner, cameriere, barista, aiuto cuoco. Conosce ogni mansione all’interno di un ristorante. Ma questo percorso gli ha dato una visione completa delle dinamiche operative del settore e lo ha portato, a soli 19 anni, a diventare vicedirettore generale di un noto locale. “Ogni turno era una lezione, ogni cliente una prova,” racconta oggi. E proprio da questa immersione totale nasce il suo approccio imprenditoriale: non si può dirigere ciò che non si è vissuto. Questo, per Pescante, è il primo vero consiglio: non temere di iniziare dal basso. È lì che si costruisce la credibilità. Questo impegno verso la sua visione imprenditoriale, lo ha portato a fare il primo vero passo nel mondo dell’imprenditoria, comincia prima organizzando feste in case abbandonate, trasformandole in eventi esclusivi e sempre più frequentati. Nulla era lasciato al caso: servizio impeccabile, staff selezionato con cura, attenzione ai dettagli. Ogni serata diventava un’esperienza, costruita con l’intenzione precisa di lasciare il segno. Questa capacità di combinare visione creativa e rigore organizzativo non tarda a farsi notare. I titolari di bar e locali iniziano a contattarlo per affidargli la gestione dei propri eventi. Da quelle collaborazioni prende forma un progetto più ambizioso: nasce la Nocturnal Hospitality Group, un marchio destinato a cambiare il modo di intendere l’intrattenimento e la nightlife. Con questo brand, Pescante dà vita a una nuova concezione di evento, fondendo spettacolo, ospiti di fama e un’attenzione maniacale alla gestione operativa. Tra le prime aperture sotto l’egida del gruppo, c’è il Franklin Manor, uno dei locali simbolo del suo percorso. È molto più di un bar o di un club: è un luogo pensato per coinvolgere tutti i sensi, un mix riuscito tra live music, lounge bar e spazio notturno, capace di definire un nuovo standard nel settore. Il Franklin Manor rappresenta l’espressione più autentica della filosofia di Lanfranco Pescante: un ambiente che non si limita a servire, ma che crea esperienze memorabili, curate nei minimi dettagli, dove l’atmosfera, la musica e il design dialogano in armonia per offrire qualcosa che va oltre la semplice ospitalità.

2. Capire la complessità del settore

Molti aspiranti imprenditori vedono l’apertura di un locale come un’idea romantica o una scorciatoia al successo. “Ma l’hospitality è uno dei settori più difficili in assoluto,” afferma Pescante. “Il 90% delle nuove attività chiude entro il primo anno.” Le ragioni sono molteplici: scarsa preparazione, sottovalutazione delle difficoltà, approccio amatoriale. Il secondo consiglio, dunque, è comprendere a fondo la complessità del settore. Non si tratta solo di offrire cibo o camere, ma di gestire persone, flussi, esperienze, imprevisti, aspettative. Serve metodo, serve strategia. E soprattutto serve essere preparati a lavorare senza sosta, con rigore e lucidità.

3. Concentrarsi sull’esperienza, non solo sul prodotto

Uno degli aspetti più innovativi del lavoro di Pescante è la sua attenzione all’esperienza del cliente. Già dalla fondazione della sua prima società il Nocturnal Hospitality Group, e dall’apertura del suo celebre locale il Franklin Manor, Lanfranco ha sempre dato importanza ad ogni elemento, dalla luce al suono, dall’arredamento all’interazione con il personale, è studiato per creare un’atmosfera unica. “L’hospitality è un’arte,” dice. “E chi non ama lavorare con le persone, non dovrebbe nemmeno provarci.” Il consiglio è chiaro: non vendere solo un piatto o una stanza, ma creare un momento da ricordare. L’accoglienza deve essere autentica, curata nei dettagli, emotivamente coinvolgente. E serve un sorriso sincero, sempre. “Con un sorriso genuino puoi conquistare la maggior parte dei clienti.”

4. La formazione come investimento reale

Uno dei cardini del successo di Lanfranco Pescante è la cura maniacale nella formazione del team. “Uno staff ben preparato cambia tutto,” sottolinea. “Molti non investono nel training, e questo è un errore fatale. Il personale non è un costo, ma un asset strategico.” Per lui, formare significa anche credere nei giovani. Dedicare tempo a spiegare, accompagnare, correggere, incoraggiare. Solo così si costruisce un team capace di portare avanti la visione imprenditoriale e di garantire standard elevati, giorno dopo giorno. Dalle lingue alle soft skills, dalle mansioni operative alla cultura aziendale: ogni competenza è parte integrante del successo.

4. Creare una visione a lungo termine

Chi entra in questo mondo deve sapere che non ci sono risultati immediati. “Scordatevi i guadagni facili. I primi anni vanno spesi per costruire, non per raccogliere,” ammonisce Pescante. Il suo consiglio è di puntare sulla qualità e sulla costruzione del brand. Serve pazienza, coerenza, dedizione. Solo così si genera una clientela fedele, solo così si costruisce un’identità riconoscibile, capace di resistere alla pressione della concorrenza.

5. Garantire costanza e affidabilità

Una delle sfide più grandi, secondo Pescante, è la costanza. Un buon servizio una volta non basta. “Il cliente deve potersi fidare. Deve sapere che ogni volta troverà lo stesso livello di qualità.” Per ottenere questo, serve una gestione precisa, controlli costanti, una leadership presente. Ogni componente dell’esperienza deve essere replicabile e coerente, senza flessioni. La fiducia si costruisce nel tempo, e si perde in un attimo. Per questo motivo, Pescante raccomanda di monitorare continuamente le performance e di non lasciare nulla al caso. Dall’accoglienza alla cucina, ogni aspetto deve essere all’altezza delle promesse.

7. Innovare e adattarsi

Il mondo dell’hospitality è in continua evoluzione. Tecnologie, gusti, stili di vita cambiano. “Chi resta fermo, resta indietro,” sottolinea Pescante. La sua carriera dimostra quanto sia importante saper cogliere le tendenze, aggiornare l’offerta, restare in ascolto del mercato. Dalla digitalizzazione dei servizi alla sostenibilità ambientale, passando per l’introduzione di format ibridi tra ristorazione, intrattenimento e arte: Pescante è sempre stato un passo avanti. Il consiglio? Essere curiosi, flessibili, pronti a sperimentare. Ma senza dimenticare l’identità. Innovare sì, ma sempre restando fedeli a ciò che si è.

8. Costruire intorno alle persone

Infine, uno dei messaggi più potenti di Lanfranco Pescante riguarda il valore umano. Il successo, per lui, nasce dal benessere del team. Creare un ambiente positivo, stimolante, meritocratico significa avere personale motivato, attento, coinvolto. E questo ha un impatto diretto sulla soddisfazione del cliente. Investire nelle persone, ascoltarle, formarle, fidarsi: è questa la chiave per un’impresa duratura.
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