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Come si crea una borsa in pelle: le fasi della lavorazione

Da Redazione

Settembre 05, 2023

Come si crea una borsa in pelle: le fasi della lavorazione

Non c’è dubbio che quando si fa riferimento alle concerie di pelle, si parla di uno di quei settori dove l’Italia si è sempre contraddistinta per la qualità e l’artigianalità dei prodotti che vengono realizzati. Proviamo a dare uno sguardo a tutte quelle che sono le principali fasi che caratterizzano la creazione di una borsa in pelle.

La prima fase della lavorazione

Ogni progetto che prevede la realizzazione di una borsa in pelle è piuttosto complicato. È chiaro che si parte sempre dalla fase tipicamente concettuale. L’idea che sta alla base di qualsiasi progetto fa la differenza. Una volta che si hanno le idee ben chiare sull’idea, serve affidarsi a un produttore che possa garantire l’adeguato supporto per il perfezionamento del progetto. Stesso discorso in riferimento alla scelta dei materiali che appaiono più adatti e utili per gli scopi che si hanno in mente. Sarà il professionista ad avere la competenza e l’intuito per la scelta degli accessori più coevi, facendo in modo che quella semplicissima idea si possa trasformare in un prodotto finito a tutti gli effetti.

Dopo la fase di ideazione, ecco che subito dopo arriva quella di progettazione. Prima della lavorazione di una borsa, piuttosto che di qualsiasi altro oggetto in pelle, è fondamentale che avvenga la progettazione di tutti i prodotti e che i singoli modelli vengano disegnati. Per poter creare in maniera adeguata ciascun campione, è chiaro che l’artigiano dovrà essere a conoscenza di ogni tipo di dettaglio che riguarda il progetto. Il disegno dovrà corrispondere alla base, poi si continua con la fase della campionatura e poi vengono realizzati i primi prototipi.

Le fasi in cui avviene la vera e propria lavorazione della pelle

Spostando l’attenzione, invece, su quelle che sono le fasi in cui la pelle viene effettivamente lavorata, dobbiamo mettere in evidenza come, dopo aver creato e dato una definizione corretta al prototipo, ecco che, all’interno chiaramente di appositi laboratori, si dà luogo all’attività di taglio della pelle.

Si tratta, come si può facilmente intuire, di quella che si può probabilmente ribattezzare come una delle fasi più complesse in termini di lavorazione delle borse in pelle. Cosa fa la differenza? Un artigiano di qualità deve avere necessariamente una mano molto ferma e, al contempo, un alto livello di esperienza. Solo in questo modo, infatti, potrà raggiungere un elevato livello di qualità dal punto di vista del risultato finale.

L’operazione di taglio delle differenti parti sui pellami, nella maggior parte dei casi, è un’operazione che viene portata a termine tipicamente a mano, oppure con un apposito strumento che viene chiamato trancia. Piuttosto di frequente, però, ormai, soprattutto quando si fa riferimento a delle importanti e rinomate produzioni, questa operazione viene portata a termine in via del tutto automatica.

Successivamente, ecco che si interviene con la fase che viene chiamata della modellatura. Si tratta di una fase che si suddivide in due operazioni specifiche per la lavorazione delle borse in pelle: stiamo facendo riferimento alla sbassatura e alla scarnitura. Ciascun modello di borsa in pelle si caratterizza per essere, spesso e volentieri, preparato a parte e poi assemblato in un secondo momento.

I pezzi di pellame che sono stati oggetto di un’apposita operazione di taglio, devono essere prima di tutto sbassati, ovvero ne viene ridotto lo spessore, in maniera tale che ne abbia uno adatto per poter essere lavorati in maniera ottimale. C’è da dire come non tutti i pellami si caratterizzano per avere il medesimo spessore. Ecco spiegata la ragione per cui il passaggio della sbassatura deve essere portato a termine con la massima attenzione. A questo punto, poi, si provvede a smussare ogni bordo della borsa e, infine, si procede con altre fasi come l’incollaggio e la finitura.

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