Come mangiare in allattamento?

Quando la neo mamma desidera allattare al seno, deve farsi trovare pronta a un impegno fisico rilevante. Se, nei primi giorni dopo la nascita, lo stomaco del piccolo è in grado di accogliere solo una quantità ridotta di latte – inizialmente si parla di colostro – man mano che il tempo passa la quantità aumenta, fino ad arrivare a circa un litro al giorno.

Per la sua produzione la mamma utilizza l’energia proveniente dal cibo, ma anche le riserve di grasso accumulate nel corso della gravidanza. Per quanto riguarda l’alimentazione, esistono alcuni consigli che è importante seguire. Scopriamoli nelle prossime righe!

L’importanza dell’idratazione

In estate in particolar modo, quando si allatta al seno è importante fare attenzione all’idratazione. L’apporto minimo di liquidi da considerare nell’arco della singola giornata è pari a 2 litri.

Premettendo il fatto di ridurre l’apporto di bevande nervine – con il caffè, per esempio, è opportuno limitarsi a non più di due tazzine al giorno – rammentiamo che, se non si è abituate a bere acqua, si può optare per piatti a base di brodo vegetale.

Essenziale, inoltre, è evitare l’assunzione di bevande zuccherate.

Attenzione all’integrazione

Alle donne in gravidanza e in allattamento, vengono spesso consigliati integratori senza che ve ne sia una effettiva necessità. Nel primo caso, l’unico supplemento raccomandato a tutte le future mamme è l’acido folico.

Dopo il parto, dipende dalle indicazioni. Giusto per citare un esempio tra i più frequenti rammentiamo che, quando si ha a che fare con una carenza di iodio già durante la dolce attesa, è opportuno seguire le indicazioni scientifiche riguardanti il binomio ipotiroidismo e allattamento e assumere almeno 250 mg di iodio al giorno attraverso il sale iodato.

L’importanza della frutta e della verdura

Proseguendo con i consigli alimentari da seguire in allattamento, un doveroso cenno va dedicato all’importanza di portare in tavola la frutta  e la verdura.

Le indicazioni basilari per una dieta sana raccomandano di consumare cinque porzioni al giorno. In allattamento, seguire questo consiglio diventa ancora più rilevante.

Gli alimenti di origine vegetale, infatti, sono preziose riserve idriche che, considerando sempre una situazione di base in cui il bambino sollecita il capezzolo in modo corretto, aiutano la produzione del latte.

Il potere delle proteine

Come accennato all’inizio dell’articolo, per produrre latte l’organismo della mamma ha bisogno di più energia. Qual è il nutriente di riferimento in questo caso? Ovviamente le proteine.

Quando le si include nella propria dieta, è opportuno concentrarsi su fonti come le carni bianche, i legumi, il pesce azzurro (da evitare è il tonno per via dell’eccessiva concentrazione di mercurio). I latticini? Meglio quelli magri, come per esempio il caprino.

Quanto mangiare in allattamento?

In gravidanza come in allattamento, è bene dimenticarsi del luogo comune “La mamma deve mangiare per due”. Certo, un aumento del fabbisogno energetico c’è, ma è di circa 500 calorie al giorno.

L’ideale è quindi rimanere con lo schema dei tre pasti principali, colazione, pranzo e cena, e dei due spuntini.

Quali vitamine assumere in allattamento?

In allattamento è opportuno assumere tutte le tipologie di vitamine. Particolarmente importante è la D. Nei casi in cui non si ha la possibilità di passare tanto tempo all’aria aperta, è opportuno valutare, insieme con il proprio medico di fiducia, una supplementazione.

Si può bere alcol in allattamento?

In allattamento è opportuno evitare l’alcol. Se si ha a che fare con contesti di convivialità, per esempio i matrimoni, si può bere una blanda quantità di bevande alcoliche – per esempio, un singolo bicchiere di vino – ma è necessario aspettare tre ore prima della poppata successiva.

Qualora il neonato dovesse palesare dei segni di fame, si può tirare il latte con il tiralatte prima di recarsi alla festa.