Quando si vuole avviare un’azienda di cui si è titolari è necessario un piano d’affari, chiamato Business Plan, che espliciti le potenzialità dell’azienda e i margini di crescita nel mercato. Poiché si tratta di un adempimento burocratico poco agevole, si finisce col delegare i consulenti, piuttosto che redigerlo da soli. Qui cercherò di spiegare come stilare da sé un valido Business Plan, risparmiando i costi di consulenza. Poichè questo documento si atteggia come una sorta di relazione, bisogna stilarlo illustrando una serie di punti che esplicitano soluzioni economiche, commerciali e sociali funzionali alla crescita dell’azienda.
Quindi, dopo essersi muniti di carta, bisogna cominciare con un Indice dettagliato articolato in più sezioni. Con una premessa si sintetizzerà agli sponsor i caratteri dell’affare, i suoi sviluppi, i clienti, le strategie di vendita, la campagna pubblicitaria e le risorse umane. Poi si procederà con la prima sezione: l’analisi del mercato con i suoi prodotti, al fine di circoscrivere i potenziali clienti con i loro comportamenti d’acquisto.
Poi, in una ulteriore sezione occorrerà effettuare un’accurata analisi dei prodotti e servizi venduti dall’azienda descrivendone le caratteristiche e i potenziali sviluppi. Si continuerà con piano di marketing, dove precisare la fetta di mercato che si intende conquistare, le modalità di immissione del prodotto sul mercato e le tattiche di vendita, insistendo sulle qualità del prodotto quali prezzo competitivo o esclusività. Dopo, nella penultima sezione, si lascerà spazio alla struttura organizzativa aziendale: competenze commerciali, impianti tecnologici e impiego delle risorse umane.
Infine, sarà strategica l’esposizione di un piano finanziario con cui delineare le risorse finanziarie e la redditività dell’azienda. In questo modo, il Business Plan sarà già stilato. E senza l’aiuto di consulenti sanguisuga!