L’alito cattivo, in alcune situazioni, può rappresentare davvero una fonte di grande imbarazzo, soprattutto se siamo messi alla prova, come per esempio in occasione di un colloquio di lavoro o di un esame universitario. Ecco perché diventa utile conoscere qualche piccola regola che ci permette di evitare momenti fortemente imbarazzanti, così come anche qualche dritta per tenere sotto controllo questo spiacevole disagio.
Di seguito, alcuni consigli utili:
- Ricordare sempre di evitare di mangiare alcuni cibi come cipolle, peperoncino ed aglio, se poi il giorno dopo abbiamo un impegno inderogabile che ci porta a comunicare con i nostri interlocutori. Meglio, quindi, rimandare ad un altro giorno i piatti molto saporiti, poiché, a seconda della quantità ingerita di tali cibi, l’odore rimane in bocca per circa 24 ore;
- Tra gli altri cibi definiti “forti” anche per l’odore che permane in bocca per un bel lasso di tempo dal loro ultimo boccone, ricordiamo anche alcuni formaggi come il Gorgonzola. Sicuramente il nostro palato gradirà molto, ma, al contrario, coloro con cui ci troveremo faccia a faccia a parlare, avranno non poche difficoltà a seguirci;
- Tra il cibo da “evitare” se non vogliamo collezionare una brutta figura, rientra anche il pesce: alcuni tipi di pesce come acciughe o tonno, possono lasciare sgradevoli odori;
- Mettiamo da parte il cibo e passiamo ad un altro tasto dolente: le bibite. Chiaramente, nessuno vi impedirà di dissetarvi con una buona birra fresca, del caffè , o del vino, ma ricordatevi che proprio loro potrebbero essere i colpevoli del nostro successivo alito cattivo.
Ma nei casi in cui proprio non riusciamo a fare a meno di questi alimenti, bevande comprese, rei di qualche brutta gaffe che potremmo realizzare a causa del nostro cattivo alito, allora ecco una serie di rimedi:
- Portare con sé uno spazzolino da denti, può rappresentare una prima soluzione al problema: lavando i denti subito dopo uno dei pasti “sconsigliati”, si potrà scongiurare –o quantomeno ridurre – il rischio di situazioni imbarazzanti;
- Non sempre, tuttavia, si ha la possibilità di lavarsi i denti per mezzo di uno spazzolino; l’alternativa, a questo punto, potrebbe essere quella di sciacquarsi la bocca, sempre subito dopo i pasti;
- Qualche volta, però, non sono solo i cibi i responsabili del nostro alito cattivo. Talvolta, paradossalmente, può essere anche lo stato di digiuno o di una dieta non conforme a dare vita a tali situazioni. In tal caso, i medici consigliano di effettuare almeno tre pasti al giorno per scongiurare anche (e non solo naturalmente), disagi legati all’alito;
- Se stiamo per uscire di casa, alla volta di un importante incontro lavorativo o, semplicemente, di un incontro galante, l’alito potrebbe fermarci all’ultimo momento. Ecco, allora, che fare dei gargarismi con del colluttorio alla menta potrebbe essere una soluzione. Questo contribuirà sicuramente a neutralizzare i prodotti di rifiuto dei batteri, principali responsabili dell’odore sgradevole. In questo caso, tuttavia, c’è un “neo” da non sottovalutare: l’effetto di freschezza, dura solo per venti minuti, mezzora al massimo, e quindi, a meno che non abbiamo degli incontri lampo, non rappresenterà l’unica soluzione da adottare;
- Masticare del prezzemolo, contribuirà, invece, a salvarci dai nostri appuntamenti importanti, contribuendo così a rinfrescare il respiro;
- Immancabili, mentine e chewing-gum alla menta, anche se il loro effetto, così come per i gargarismi, durerà solo per brevi istanti;
- Infine, una dritta da non sottovalutare, nonostante siano in molti ad ignorarla, consiste nella pulizia, oltre che dei denti anche della lingua. Ecco perché, sempre più di recente si sono diffusi in commercio anche degli appositi spazzolini pulisci-lingua.
Per concludere, senza essere costretti a dover chiedere al nostro malcapitato vicino informazioni sul nostro alito, ci sono alcuni modi che ci permettono di rendercene conto da soli. Quali?
Uno è rappresentato dalla classica posizione della “mano a coppa”: se respirandoci dentro e successivamente annusando, avvertiamo del cattivo odore, sicuramente non saremo gli unici ad accorgersene. Inoltre, esiste anche un altro metodo, caratterizzato dal filo interdentale usato, questa volta, non per pulire i denti ma, per l’appunto, appurare il grado di cattivo odore del nostro alito: se, dopo averlo passato tra i denti ed annusato, l’odore risulta sgradevole, anche il nostro alito non sarà da meno!