Con l’arrivo dell’autunno, si fanno strada prepotentemente anche i piccoli malanni stagionali. Mal di gola, raffreddore, tosse ed a volte anche la fastidiosissima febbre, sono tra gli acciacchi più comuni dell’autunno e successivamente dell’inverno.
Io da sempre, ricorro ai farmaci davvero di rado, un po’ per colpa delle tante intolleranze ed allergie alimentari che purtroppo ho, ma un po’ perché preferisco curarmi sempre tramite l’ausilio dei rimedi naturali della tanto cara e saggia nonna. La prima cosa da fare quando si avverte qualche debolezza in più è quella di misurare la febbre per scoprire, se in qualche modo abbiamo malauguratamente beccato una brutta influenza.
Ma come si fa per misurare la temperatura? Presto detto, basta un termometro! Ma esistono vari metodi per misurare la temperatura e in questa guida ve li elencherò tutti e non solo, infatti, scopriremo anche quando è il caso di rivolgersi direttamente al medico di famiglia. Buona lettura!
In commercio ormai ci sono svariati tipi di termometri: digitali, a cristalli liquidi, auricolare, usa e getta, tanto che il vecchio termometro al mercurio è quasi sconsigliato. Per i bambini inoltre, esistono anche dei cerotti riutilizzabili da applicare sulla fronte.
Di regola la febbre si misura dalla bocca, mettendo il termometro sotto la lingua e chiudendo la bocca, oppure sotto l’ascella. La misurazione ascellare però, è meno precisa di quella orale, comunque, se preferite misurare la temperatura mettendo il vostro termometro sotto l’ascella, ricordate di posizionarlo nell’incavo dell’ascella tenendolo almeno per tre minuti (in alcuni casi anche per un paio di minuti in più) con il braccio ben stretto sul torace.
Per quanto riguarda i termometri rettali invece, vanno utilizzati soltanto da personale medico qualificato oppure su indicazioni del vostro medico; dopo l’uso, lavate il termometro in acqua fredda e sapone e successivamente disinfettatelo.
Ma quando sarà necessario rivolgersi al medico?
La temperatura normale del corpo umano è di circa 37 °C, anche se nel corso della giornata si possono registrare delle oscillazioni di pochi decimi. Possiamo quindi considerare di avere la febbre quando la nostra temperatura (misurata in bocca) supera i 37,8° C. Rivolgetevi al vostro medico di famiglia quando incominciate ad accusare debolezza molto forte, spossatezza, vertigini, diarrea, tremori o brividi di forte entità e durata.
Se invece la situazione si presenta meno preoccupante di quelle sopracitate, mettetevi a letto e fatevi pure cucinare un ottimo brodo di pollo, adattissimo per i malati. Il pollo infatti è ricco di proteine e bollito risulterà anche decisamente più digeribile, si assimilerà più velocemente e vi farà bene anche alla gola in caso quest’ultima fosse decisamente arrossata. Inoltre, sedano, carota e patata (gli ingredienti base da aggiungere al vostro brodo di pollo) contengono carboidrati che vi daranno molta energia. Ma mi raccomando, non esagerate con il sale rendendo quindi il brodo eccessivamente salato.
Buona guarigione!
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antonio
ho una febbre tutte le sere a 37 e 3 c’è da preoccuparsi ? e da una settimana
Redazione
Antonio, solo il tuo medico può dart una risposta sicura e fidata in questi casi. Contattalo il prima possibile per una visita.